White Carrara 23
date » 15-05-2023 21:16
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In mostra: Bruno Cattani, Giacomo Infantino, Simon Roberts, Carolina Sandretto, Dune Varela, video di Andrea Botto.
White Carrara cresce e si rinnova. Dal 17 giugno al 1 ottobre la scultura in tutte le sue forme sarà la grande protagonista dell'estate carrarese. Per la sua edizione 2023 White Carrara cambierà volto affidandosi a un nuovo curatore, Claudio Composti, e creando la cornice artistica della città in cui, per oltre tre mesi, prenderanno vita tutti gli eventi del centro. Il progetto, per la prima volta organizzato dal Comune di Carrara, sempre in collaborazione con IMM-Carrarafiere e nato da un'idea di Cinzia Compalati, coinvolgerà il centro storico portando nelle strade e nelle piazze le opere di scultori nazionali e internazionali selezionati con l'obiettivo di incentivare un turismo culturale che possa non solo apprezzare Carrara, ma scoprire anche le realtà artigianali e artistiche locali in un percorso parallelo. Tema dell'edizione 2023 di White Carrara sarà STLL LIV(F)E, marmo vivo e in trasformazione, le forme della scultura fino ad arrivare all’interpretazione della stessa in fotografia. Spazio dunque alla scultura, ma non solo, il tema verrà affrontato anche attraverso l’uso dell’immagine con 5 fotografi che hanno immortalato con il loro sguardo, in modi totalmente diversi, quest'affascinante arte tridimensionale. Le opere saranno esposte nella bellissima cornice di palazzo Binelli in una mostra dal titolo: Visioni plastiche. Le forme della scultura, in modo da creare continuità con il concept generale della manifestazione.
“White Carrara 2023 con le sue istallazioni diffuse fino al 1 ottobre farà da cornice agli eventi della stagione estiva portando maggior interesse per la città e la sua creatività” sottolinea l'assessore alla Cultura Gea Dazzi. “Carrara è fucina d’arte tutti i giorni e i carrarini sono orgogliosi di questo genius loci legato alla scultura ed alla pietra scolpita che ci hanno reso e ci rendono grandi nel mondo. Dobbiamo solo costruire occasioni culturali in grado di riportare qui l’interesse di chi, pur conoscendo la nostra fama, ha disertato la nostra città. La scelta di un curatore che, oltre alla indubbia professionalità, muova circuiti di attenzione più ampi e abbia relazioni più estese anche fuori città va in questa direzione”.
“Carrara – aggiunge il direttore artistico Claudio Composti – è un tipico esempio di città che i manuali di economia definiscono one company town, cioè realtà che vivono soprattutto grazie a una sola fonte produttiva-industriale: nel nostro caso parliamo del marmo delle Apuane e delle sue lavorazioni. Carrara quindi è stata nei secoli, ed è ancora oggi, frequentata da scultori di fama e nascita internazionale sostanzialmente per due motivi: qui si trova il bianco statuario, uno dei marmi più pregiati al mondo, e qui lavorano maestri e maestranze specializzate che offrono mani, braccia e laboratori al servizio degli artisti. Per dare un riscontro visivo all’idea della città come fucina culturale in continua evoluzione, l’edizione 2023 di White Carrara si giocherà sul gioco della trasformazione tra il blocco non lavorato – STILL LIFE – e le varie forme delle forma della scultura contemporanea, STILL LIVE”.
Se una notte d'inverno - CONDOMINIO
date » 02-03-2023
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CONDOMINIO, Milano, Caterina Angelucci, Andrea Elia Zanini, Mattia Balsamini, Lidia Bianchi, Silvia Bigi, Roberto Casti, Nicola Di Giorgio, Lorena Florio, Nicoletta Grillo, Giacomo Infantino, Raffaele Morabito, Ivan Terranova, Roberto Casti, Fotografia contemporanea, Arte,
Se una notte d'inverno a cura di Caterina Angelucci e Andrea Elia Zanini
7 marzo 2023
19.00 - 23.00
21.30: The Outsider (Live), performance di Roberto Casti
“Se una notte d'inverno” è una mostra evento che si svolge martedì 7 marzo in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino. Con esplicito riferimento al romanzo "Se una notte d'inverno un viaggiatore", la mostra presenta dieci ricerche artistiche che, al di fuori della loro identità individuale, come i dieci racconti calviniani, trovano un significato inedito all'interno della mostra e nel dialogo reciproco.
Mattia Balsamini, Lidia Bianchi, Silvia Bigi, Roberto Casti, Nicola Di Giorgio, Lorena Florio, Nicoletta Grillo, Giacomo Infantino, Raffaele Morabito e Ivan Terranova sono stati invitati a presentare delle opere che evocassero, attraverso visioni sospese tra la dimensione reale e quella onirica, i nuovi immaginari della fotografia, che si spinge al di là dei propri confini, in un intreccio di narrazioni tra l'arcaico e il contemporaneo in cui ogni frammento apre a un viaggio a sé stante.
Durante la serata si terrà la performance The Outsider (Live) di Roberto Casti, un concerto site-specific concepito e realizzato per l'occasione.
Wish You Were Here
date » 15-03-2022 08:56
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WISH YOU WERE HERE
25 marzo 2022 (private view)
26 marzo – 28 marzo 2022 h 9.00 – 19.00
Casa del Commiato, via Suardi 36, 24121, Bergamo
Generali – Caprini Ricciardi e Corna
(Centro Funerario Bergamasco srl)
a cura di Alberto Ceresoli
testo di Gabriele Salvaterra
Artisti: Lidia Bianchi, Linda Carrara, Alberto Ceresoli e Carmela Cosco, Martina Cioffi, Lorenzo D'Alba, Elisabetta Di Sopra, Elisa Filomena, Maria Luigia Gioffrè, Arianna Greci, Giacomo Infantino, Giulio Locatelli, Camilla Marinoni, Monica Mazzone, Alice Mestriner e Ahad Moslemi, Paolo Migliazza, Noemi Mirata, Miriam Montani, Guido Nosari, Luca Petti, Thomas Scalco, Letizia Scarpello.
Cover by courtesy of Noemi Mirata
L’arte si pone sempre in una prospettiva spirituale. Creare oggetti, azioni, situazioni che riescano a travalicare i limiti temporali concessi dall’esistenza di ciascuno corrisponde all’aspirazione inconscia a raggiungere un infinito e una temporalità capaci di andare oltre la finitezza della vita. L’arte trova poi spesso il suo motivo di creazione nella sostituzione di qualcosa che non è più presente. A partire dalla leggenda che narra della nascita della pittura – una giovane che traccia sul muro il profilo dell’amato in procinto di partire – la produzione visuale si trova ad avere a che fare con l’idea di tensione e mancanza, nel tentativo di trovare un sostituto a un ente reale che non è più visibile oppure nella volontà di dare corpo a qualcosa che un attimo prima non esisteva affatto. Assenza, desiderio e nostalgia sono dunque motori della produzione artistica, stati manchevoli che attraverso lo “spreco” della creatività riescono felicemente a colmare un vuoto, ricoprire una distanza, arrivare a sfiorare l’agognato obiettivo senza mai poterlo conquistare e fermare totalmente. Wish You Were Here, mostra collettiva che raduna 23 artisti tra singoli e gruppi, ragiona dunque in maniera libera e aperta su questi temi che portano l’opera a superare i confini fisici dell’esistenza, mettendosi nella prospettiva di una tensione, una mancanza, che può trovare solo momentanei scioglimenti. Tutto ciò avviene in una location atipica, trasmutando con la nuova presenza artistica la Casa del Commiato bergamasca in uno spazio espositivo in grado di accogliere lavori visuali. Anche attraverso la potente connotazione del luogo, i lavori degli artisti entrano in risonanza con i temi di infinito, al di là, melanconia, tensione e desiderio, facendo sì che anche un concetto doloroso come l’assenza possa diventare motore positivo di produzione creativa. (Gabriele Salvaterra)
La Casa del Commiato nasce a Bergamo grazie al Centro Funerario Bergamasco. Una società frutto dell’unione di imprese funebri storicamente operanti nella città di Bergamo, la “Generali onoranze funebri - famiglia Caprini” e la “Ricciardi e Corna”, che insieme alle realtà della media Val Seriana, Piccioli, Giorgi, San Michele e Barcella compongono il gruppo che ha deciso di dare vita a questo progetto. Ci sono voluti quasi due anni per la sua realizzazione. Si trova in via Suardi, al civico 36. Abbiamo chiesto ai soci del Centro Funerario Bergamasco quali principi ne avessero ispirato la realizzazione e perché l’idea di anticiparne l’apertura al pubblico con una mostra di arti visive. Roberta Caprini e Ricciardi Antonio hanno provato a dare una risposta a queste domande. Il nostro è il tempo della Vita, si direbbe. Della buona e bella Vita, sana e lunga certamente. La Morte è considerata un tabù, fa paura e se ne parla solo quando ci sfiora individualmente o collettivamente. A riflettere sul primo contatto che si ha con la morte ci sono tornate in mente le parole di Violette Toussaint, guardiana di cimitero, personaggio nato dalla penna di Valery Perrin. Ci ha ricordato che quando eravamo piccoli ancora vigeva l’abitudine di visitare i nostri cari sepolti al cimitero. Erano visite quasi dovute, di famiglia. Ma una volta entrati al cimitero, di fronte alle lapidi ornate da foto in bianco e nero, poche a colori, ai nomi luccicanti o sbiaditi, spesso scoprivamo le nostre radici. Era un’occasione sempre colta per ascoltare le storie dei nostri antenati e quelle dei loro “vicini” di sepoltura. Si terminava spesso vagando curiosi tra quelle lapidi di marmo, cercando la data di morte più antica, la vita più a lungo vissuta o la lettura dell’epitaffio più singolare. La morte la si incontrava anche quando un parente, un vicino di casa o anche solo un compaesano veniva a mancare e si andava a salutarlo. Anche noi bambini ci andavamo. Ricordiamo i pianti e la compostezza imposta dalla gravità del momento, accompagnata dal suono delle litanie recitate, ma anche il momento in cui venivano infrante dai racconti della vita vissuta, che quando diventavano pettegolezzo si facevano bisbiglio. Ricordiamo i volti bianchi e cerei delle salme, la strana sensazione del freddo sulle labbra quando li salutavamo con un ultimo bacio sulla fronte. Ma non ci hanno mai fatto paura i morti o i cimiteri. Certo non potevamo sapere allora che della loro preparazione e del loro saluto ne avremmo fatto la nostra professione, che avremmo ricreato la stessa atmosfera che una volta vivevamo nelle case dei nostri amici e parenti quando uno di noi ci lasciava. Come il maestro di composizione del film Departures, Daigo Kobayaschi, “noi assistiamo coloro che partono per dei viaggi”. Considerare la morte l’inizio di un viaggio è una prassi diffusa nelle culture di tutto il mondo, salutare i propri cari era un rito di comunità ed un gesto che liberava chi rimaneva dal peso del lutto comprendendolo nella ciclicità della vita. Purtroppo abbiamo assistito negli ultimi due anni alla negazione di questo momento, a saluti mancati e riti rimasti in sospeso, dolori mai condivisi e quindi destinati a rimanere. La pandemia che ci ha colpiti tutti e ha impedito anche che tante famiglie potessero salutare degnamente i loro defunti. Questo ci ha spinto sempre di più verso un’idea che già avevamo, dare alla città un luogo dove la morte potesse, nel limiti del dolore, essere ricompresa nella vita. E così abbiamo voluto declinare anche l’inaugurazione della nostra Casa del Commiato, aprendola alla città per un momento pubblico a cui tutti siete invitati. In quest’occasione abbiamo pensato che l’arte potesse comunicare quello che era il nostro pensiero. L’espressività artistica quando, si confronta con un tema così profondo e nodale che è mistero e turbamento, lo interpreta sublimandolo, e dando vita ad una creazione che è immortale. A noi resta l’opera e le emozioni che ci trasmette. Abbiamo pensato che noi non siamo artisti e non abbiamo la capacità di rendere immortale la nostra opera trasmettendo emozioni. Qualcosa però possiamo farla, offrire un luogo accogliente e ospitale, come una casa dove tornare a praticare il rito collettivo del saluto e del ricordo. Questa casa l’abbiamo costruita nel contesto urbano, non abbiamo voluto nasconderla, perché crediamo che debba essere parte integrante e viva della nostra comunità. Allo stesso modo, gli interni non sono quelli di una qualsiasi elegante ma anonima camera mortuaria, vi potrete trovare le stanze di preparazione ed esposizione dei defiunti, spazi intimi con salotti dedicati al raccoglimento e alla condivisione. La sala del Commiato, un luogo laico dove ogni tipologia di rito è accolta e può essere celebrata. Una stanza per la cerimonia di consegna dell’Urna Cineraria, un luogo dedicato alla consegna delle ceneri per chi desidera l’affido. Per i bambini, memori dei bimbi che eravamo, abbiamo pensato di realizzare uno spazio dedicato con una libreria composta da titoli selezionati da Ursula Gruner per fasce d’età che aiutino anche loro a comprendere l’importanza di quel momento. Infine, a dare forma a questa casa e renderla quel luogo che abbiamo descritto prima è soprattutto la presenza discreta e attenta dei professionisti che l’hanno costruita e che la abitano, che accompagneranno i defunti e assisteranno i loro cari e chi li vuole visitare. I giorni di sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 Marzo vi invitiamo alla mostra che inaugurerà l’apertura della nostra attività, dal titolo “Wish You Were Here”, perché quando il desiderio di ricordare supera la morte si continua a vivere. (Generali - Caprini Ricciardi e Corna / Centro Funerario Bergamasco srl)
Catalogo Panorami Contemporanei e luoghi in trasformazione - MUFOCO
date » 18-12-2021 22:24
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Giacomo Infantino, Giulia Bottiani, Tomaso Clavarino, Giuliana Conte, Laura Fiorio, Simone Massafra, Matteo Balduzzi, MUFOCO, Museo di Fotografia Contemporanea, Milano, Padova, Parma, Caterina Benvegnù, Mostra, Panorami Contemporanei e luoghi in trasformazione,
PANORAMI CONTEMPORANEI E LUOGHI IN TRASFORMAZIONE
RESIDENZE DI FOTOGRAFIA IN ITALIA – II edizione
Milano – Padova – Parma
A cura di Pietro Baroni, Caterina Benvegnù, Antonio Maria Tedeschi
Coordinamento scientifico Matteo Balduzzi
Fotografie di Giulia Bottiani, Tomaso Clavarino, Giuliana Conte, Laura Fiorio, Giacomo Infantino, Simone Massafra
16 dicembre 2021 – 20 febbraio 2022
Museo di Fotografia Contemporanea
Cinisello Balsamo-Milano
L’esposizione Panorami contemporanei e luoghi in trasformazione costituisce il momento conclusivo di un articolato progetto che ha indagato attraverso l’arte e la fotografia alcune aree in trasformazione presenti in tre grandi città del Nord Italia – Milano, Padova e Parma.
Gli autori delle ricerche – Giulia Bottiani, Tomaso Clavarino, Giuliana Conte, Laura Fiorio, Giacomo Infantino e Simone Massafra – sono stati selezionati tra gli oltre cento partecipanti a una call pubblica per artisti under 35 e hanno svolto, tra marzo 2020 e marzo 2021 un periodo di residenza sul territorio a loro assegnato, in dialogo con i tutor locali Pietro Baroni, Caterina Benvegnù e Antonio Maria Tedeschi.
L’esito del progetto si sviluppa in due fasi successive e complementari ospitate dal Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo. Da un lato la mostra costituisce il risultato finale delle ricerche che i sei fotografi under 35 hanno svolto a Milano, Padova e Parma, raccogliendo per la prima volta in un unico spazio le riflessioni e gli sguardi su tre città, dove vengono messi a confronto diverse pratiche e diversi linguaggi per leggere ambiti di importante trasformazione urbana. Dall’altro, il lavoro degli artisti in mostra costituisce il punto di partenza per un lavoro di carattere fortemente educativo e laboratoriale che il Museo avvia con sei classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Cinisello Balsamo e di Milano, con una modalità di ricerca aperta e innovativa, in continuità con l’intero progetto e improntata al dialogo, alla permeabilità e al territorio.
Giovedì 16 dicembre 2021, durante una mezza giornata di workshop intensivo, i sei artisti protagonisti del progetto incontreranno gli studenti presso l’Auditorium del Centro Culturale Pertini di Cinisello Balsamo; a seguire li accompagneranno in mostra alla scoperta dei lavori sviluppati durante le residenze artistiche condividendo il proprio sguardo come strumento di comprensione e di relazione con la città.
La mostra, dunque, viene aperta in anteprima come strumento di lavoro per l’avvio con le scuole di un percorso di ricerca che stimolerà i ragazzi a un dialogo con il paesaggio che li circonda e a produrre, sotto la guida degli artisti e del Servizio educativo, degli elaborati fotografici che saranno esposti al Museo a partire da gennaio 2022, in uno spazio laboratoriale pubblico a loro dedicato.
I visitatori avranno la doppia possibilità di ammirare i lavori degli artisti – nella sala al secondo piano del Museo – e di riflettere contemporaneamente su come le loro pratiche possano essere applicate ad altri contesti, di cui il territorio di Cinisello Balsamo diventa una sorta di case-study.
Il 18 gennaio 2022 si terrà un momento ufficiale di presentazione, in cui i risultati dei workshop dialogheranno con le opere in mostra e con la riflessione sulla città di Cinisello Balsamo e del Nord Milano che costituirà una sorta di introduzione ai progetti degli artisti su Milano, Padova e Parma. L’inaugurazione sarà accompagnata da un momento di studio e confronto tra le amministrazioni pubbliche che hanno proposto il progetto ed altre amministrazioni ospiti, come occasione di restituzione dell’intero percorso e di condivisione di buone pratiche.
Il progetto, promosso dal Comune di Milano in partenariato con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e Museo di Fotografia Contemporanea, in collaborazione con il Comune di Padova e il Comune di Parma, è stato sostenuto dal Ministero della Cultura e da SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
PANORAMI CONTEMPORANEI E LUOGHI IN TRASFORMAZIONE - MUFOCO
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Giacomo Infantino, MUFOCO, Museo Fotografia contemporanea, Matteo Balduzzi, Fotografia, Cinisello Balsamo, Milano, Padova, Artisti, GAI, Giulia Bottiani, Tomaso Clavarino, Giuliana Conte, Laura Fiorio, Giacomo Infantino, Simone Massafra,
PANORAMI CONTEMPORANEI E LUOGHI IN TRASFORMAZIONE RESIDENZE DI FOTOGRAFIA IN ITALIA
II edizione
Un progetto del Comune di Milano in partenariato con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani,
Museo di Fotografia Contemporanea in collaborazione con
Comune di Padova, Comune di Parma. Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
16 dicembre 2021 – 20 febbraio 2022
Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo-Milano
Il progetto di residenze artistiche Panorami contemporanei e luoghi in trasformazione, avviato nel 2020 con sei giovani artisti, i comuni di Milano, Padova e Parma, tre tutor locali Pietro Baroni, Caterina Benvegnù, Antonio Maria Tedeschi e con il coordinamento scientifico di Matteo Balduzzi, volge verso la conclusione con una ulteriore fase di ricerca e sperimentazione che si affianca alla presentazione della mostra e di una pubblicazione.
L’esito del progetto si sviluppa in due fasi successive e complementari ospitate dal Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo. Da un lato la mostra costituisce il risultato finale delle ricerche che sei fotografi under 35 – Giulia Bottiani, Tomaso Clavarino, Giuliana Conte, Laura Fiorio, Giacomo Infantino, Simone Massafra – hanno svolto a Milano, Padova e Parma, raccogliendo per la prima volta in un unico spazio le riflessioni e gli sguardi su tre città, dove vengono messi a confronto diverse pratiche e diversi linguaggi per leggere ambiti di importante trasformazione urbana.
Dall'altro, il lavoro degli artisti in mostra costituisce il punto di partenza per un lavoro di carattere fortemente educativo e laboratoriale che il Museo avvia con sei classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Cinisello Balsamo e di Milano, con una modalità di ricerca aperta e
innovativa, in continuità con l’intero progetto e improntata al dialogo, alla permeabilità e al territorio.
Giovedì 16 dicembre 2021, durante una mezza giornata di workshop intensivo, i sei artisti protagonisti del progetto incontreranno gli studenti presso l’Auditorium del Centro Culturale Pertini di Cinisello Balsamo; a seguire li accompagneranno in mostra alla scoperta dei lavori sviluppati durante le residenze artistiche condividendo il proprio sguardo come strumento di comprensione e di relazione con la città.
La mostra, dunque, viene aperta in anteprima come strumento di lavoro per l’avvio con le scuole di un percorso di ricerca che stimolerà i ragazzi a un dialogo con il paesaggio che li circonda e a produrre, sotto la guida degli artisti e del Servizio educativo, degli elaborati fotografici che saranno esposti al Museo a partire da gennaio 2022, in uno spazio laboratoriale pubblico a loro dedicato.
I visitatori avranno la doppia possibilità di ammirare i lavori degli artisti - nella sala al secondo piano del Museo - e di riflettere contemporaneamente su come le loro pratiche possano essere applicate ad altri contesti, di cui il territorio di Cinisello Balsamo diventa una sorta di case-study.
Il 18 gennaio 2022 si terrà un momento ufficiale di presentazione, in cui i risultati dei workshop dialogheranno con le opere in mostra e con la riflessione sulla città di Cinisello Balsamo e del Nord Milano che costituirà una sorta di introduzione ai progetti degli artisti su Milano, Padova e Parma. L’inaugurazione sarà accompagnata da un momento di studio e confronto tra le amministrazioni pubbliche che hanno proposto il progetto ed altre amministrazioni ospiti, come occasione di restituzione dell'intero percorso e di condivisione di buone pratiche.
INFORMAZIONI PRATICHE
Museo di Fotografia Contemporanea
Villa Ghirlanda - Via Frova 10 Cinisello Balsamo – Milano
da mercoledì a venerdì, ore 16-19
sabato e domenica, ore 10 – 19
giorni di chiusura: dal 24 al 26 dicembre 2021 e dal 31 dicembre 2021 al 1° gennaio 2022 Ingresso gratuito - www.mufoco.org
Ufficio stampa
Carolina Moriggia
02 66056633 – +39 340 0605150 ufficiostampa@mufoco.org
UMBRIA LIBRI 2021 / OFFono
date » 14-12-2021 23:50
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Martedì 14 dicembre, ore 18.30, primo appuntamento con 𝐔𝐌𝐁𝐑𝐈𝐀𝐋𝐈𝐁𝐑𝐈𝟐𝟎𝟐𝟏_𝐎𝐅𝐅𝐨𝐧𝐨, focus sull’editoria e sulla produzione musicale regionale in senso esteso, dalle pubblicazioni cartacee con CD audio a quelle di brani su vinile o digitale.
𝐔𝐌𝐁𝐑𝐈𝐀𝐋𝐈𝐁𝐑𝐈𝟐𝟎𝟐𝟏_𝐎𝐅𝐅𝐨𝐧𝐨_𝐅𝐨𝐜𝐮𝐬 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐞𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚𝐥𝐞, è 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐔𝐦𝐛𝐫𝐢𝐚𝐋𝐢𝐛𝐫𝐢, 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐔𝐦𝐛𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐎𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐓𝐫𝐨𝐭𝐭𝐚, 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐏𝐎𝐏𝐔𝐏.
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI.
P̳r̳o̳g̳r̳a̳m̳m̳a̳:̳
"𝐒𝐮𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐞" – 𝐡 𝟏𝟖.𝟑𝟎
In questo primo incontro, moderato da Moreno Barboni (Fonoteca Regionale Oreste Trotta), saranno accostate due esperienze apparentemente lontane ma che riguardano un’attenzione al paesaggio sonoro come fonte d’ispirazione, che sia quello dell’appennino folignate o quello del mare di Sardegna. Da una parte sarà restituita, tramite libro con CD audio, la residenza “A Week from Monday” svolta presso l’Holydays Festival di Scopoli e coprodotta con Rous Records e Viaindustriae Publishing (associazione editrice di Foligno con distributori internazionali) che ha visto la manifestazione valorizzare il territorio attraverso l’indagine sonora compiuta dai musicisti emergenti Laura Agnusdei, Matteo Pennesi, Luca Sguera corredata dalle fotografie degli artisti visivi Giacomo Infantino e Francesca Ruberto. Ne parleranno la curatrice Alice Mazzarella e Giacomo Gigli. Invece, la restituzione dell’indagine sonora del mare di Sardegna sarà al centro dell’incontro con il sound artist e compositore elettronico umbro Federico Ortica che, nell’estate 2021, insieme al fondatore del progetto “ondesonore” Andrea Palombini, coinvolgendo altri musicisti quali il pianista Alessandro Deledda, ha esplorato il fondo marino per poi rielaborarlo in ‘soundscape composition’ che ora andranno a far parte di un’installazione multimediale (a breve anche all’Acquario di Genova).
ET CETERA | ISOLATION / 15 ITALIAN YOUNG PHOTOGRAPHERS
date » 13-10-2021 19:52
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“ET CETERA – ISOLATION: 15 Italian young photographers” è il nome della mostra che verrà inaugurata all’Istituto Italiano di Cultura a Praga giovedì 21 Ottobre 2021 alle ore 17.30 dedicata al lavoro di 15 giovani fotografi italiani. La mostra, che propone 45 opere, tre per ogni artista, è a cura dalla FONDAZIONE ELEUTHERIA (Presidente Francesco Augusto Razetto, vicepresidente Ottaviano Maria Razetto, curatore Genny Di Bert) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Praga diretto da Alberta Lai. La rassegna - dopo il periodo di forzata chiusura di molte attività che ha interessato soprattutto il mondo della cultura - riporta al centro dell’attività della Fondazione Eleutheria il tema dell’esposizione d’arte con una mostra dedicata a giovani fotografi italiani.
Come ormai da quasi dieci anni con il progetto “ET CETERA” la Fondazione Eleutheria persegue il proposito della ricerca di nuovi talenti, supportando giovani che si cimentano nel mondo delle arti.I 15 fotografi sono: Carola Allemandi, Olmo Amato, Jordi Alessandro Bello Tabbi, Veronica Benedetti, Benedetta Cari, Sara Davide, Cecilia Del Gatto, Giulia Di Clemente, Ilaria Feoli, Gabriele Gregis,
Giacomo Infantino, Veronica Iudici, Angelo Marinelli, Carolina Sartori, Sofia Sotto Corona.
I giovani artisti sono stati scelti da parte dei curatori della mostra (Genny Di Bert, Francesco Augusto Razetto e Ottaviano Maria Razetto) e da Flavio R. G. Mela, dopo una preselezione finale operata grazie alla collaborazione dei critici: Giorgio Bonomi, Micol Di Veroli, Elisabetta Longari, Gianluca Marziani, Gabriele Perretta, Fabrizio Pizzuto, Raffaele Simongini.
“ISOLATION” è il tema della mostra. In un momento in cui comunità e sfera intima dell’individuo come pure l’atto di apparire e quello di nascondersi sono atteggiamenti che spesso coesistono nella vita di tutti noi, in particolare in quella delle giovani generazioni, è importante ed opportuno riflettere sull’isolamento, concepito come solitudine sotto vari aspetti. “Don't they know we're so afraid? Isolation” sono alcune delle parole della ballata, intitolata proprio “Isolation”, che John Lennon scrisse nel 1970 in un periodo di crisi personale, in un contesto storico-sociale da ridefinire “Trying to change the whole wide world”, constatando anche che “The sun will never disappear, but the world may not have many years”. Pronunciata la parola "isolation", il brano termina, lasciando nell'ascoltatore la stessa sensazione di isolamento che sentiva Lennon. Questo stato d’animo, oggi così diffuso anche a seguito dell’incertezza sul futuro e del costante rapporto con i media e la realtà virtuale, è percepibile osservando le opere in esposizione. In fondo, è un concetto espresso con differenti forme di creatività ed ispirazione: impalpabile atmosfera generata da immagini fotografiche originali e di forte impatto.
L’esposizione ricrea una sorta di osservatorio privilegiato dell´Italia contemporanea all’interno dello spazio espositivo dell’Istituto Italiano di Cultura in un percorso che si dipanerà dalla Cappella alla sala Capitolare.
La mostra è patrocinata dall’ Ambasciata d'Italia a Praga e dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo Ceca.
La mostra rimarrà aperta fino al 12 novembre 2021. Ingresso gratuito.
Istituto Italiano di Cultura di Praga (Vlašska 34, Praga 1)
www.iicpraga.esteri.it /
www.eleutheria.cz
Italský Kulturní Institut Istituto Italiano di Cultura Praga Biblioteca dell'Istituto Italiano di Cultura di Praga Corsi d'Italiano all'Istituto Italiano di Cultura di Praga RUFA - Rome University of Fine Arts
Walk in studio 2021
PROGETTARE IL VISIVO
di Silvia Ontario
martedì 5 ottobre 2021
Zone: 5 - Vigentino, Chiaravalle, Gratosoglio
Nello spazio di un’ex-officina completamente restaurata, lo studio di comunicazione Andstudios si occupa di design, website, digital marketing, social media marketing. Tuttavia, quello su cui ci focalizziamo è il loro recente progetto di editoria indipendente Selfselfbooks. Selfself è uno spazio dedicato principalmente a fotograf3 emergenti under 30 che offre – e ha già offerto ad alcuni di loro – la possibilità di lavorare a un prodotto editoriale cartaceo, accompagnandoli in tutte le fasi di progettazione e sviluppo.
Nato durante il periodo di pandemia e dalla volontà di farsi ponte, tendendo le mani, tra il mondo accademico e quello che c’è dopo – al quale spesso si rischia di andare incontro un po’ disorientati – la piattaforma Selfself adotta il “crowfunding” (che nel loro caso è in realtà una prevendita online) come una differente modalità di azione per “self-sostenere” i costi di stampa del prodotto editoriale finito. Sulla carta stampata, scelta con cura, dei libri fotografici nati grazie a Selfselfbooks, vicini al focus del progetto Perimetro – altra realtà editoriale legata a Andstudios che racconta e riscopre l’identità visiva di Milano – ci sono storie personali e/o collettive, di spostamenti o di permanenze: l’importanza di scegliere a cosa dare corpo in mezzo al mondo digitale dove tutto scorre (in bacheca) senza mai fissarsi.
Nel pomeriggio di martedì l’artista Giacomo Infantino ha tenuto un talk durante il quale ha affrontato le tematiche contenute nella sua prima pubblicazione, realizzata nel 2021 grazie a Self-Self Publishing. La resistenza degli archetipi, titolo dell’incontro, analizza la mitologia del presente con la quale l’artista è venuto in contatto durante gli ultimi cinque anni di ricerca su diversi territori della provincia italiana; diversi media, l’immagine stampata, il video e la struttura del libro, si manifestano in nuove percezioni archetipiche che nutrono e rinvigoriscono il nostro immaginario che, come sottolinea Giacomo Infantino, è oggi più che mai mutevole.
Garbatella Images 2021 - Memoria tra Passato, Presente e Futuro.
date » 07-09-2021 11:25
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𝐆𝐚𝐫𝐛𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐈𝐌𝐀𝐆𝐄𝐒 𝟐𝟎𝟐𝟏
Presenta...
𝐌𝐄𝐌𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐭𝐫𝐚 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐀𝐓𝐎, 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐄 𝐅𝐔𝐓𝐔𝐑𝐎
𝐎𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐞𝐩 𝐁𝐨𝐧𝐞𝐭, 𝐆𝐢𝐚𝐜𝐨𝐦𝐨 𝐈𝐧𝐟𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨
𝐂𝐨𝐫𝐭𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐙𝐢𝐳𝐨𝐥𝐚
𝐌𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐟𝐨𝐭𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐥𝐚𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐈𝐦𝐩𝐞𝐫𝐢
𝐃𝐚𝐥𝐥’ 𝟏𝟏 𝐚𝐥 𝟐𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟏
Torna 𝐆𝐚𝐫𝐛𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐈𝐦𝐚𝐠𝐞𝐬_ Memoria tra passato, presente e futuro, dall'11 al 25 settembre presso la galleria 10b photography e presso i lotti del quartiere, a cura di 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐙𝐢𝐳𝐨𝐥𝐚 e con la direzione di 𝐎𝐫𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐑𝐢𝐳𝐳𝐮𝐭𝐨. Il focus è rendere visibili sia il patrimonio architettonico che le abitudini sociali del quartiere attraverso l’indagine di questa nuova edizione centrata sul 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐄 ed interpretata dai fotografi di fama internazionale 𝐏𝐞𝐩 𝐁𝐨𝐧𝐞𝐭 𝐞 𝐆𝐢𝐚𝐜𝐨𝐦𝐨 𝐈𝐧𝐟𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨.
L’evento si arricchirà con le 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐞 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐞 e le 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐝’𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐚 in programma 𝐥’𝟏𝟏, 𝐢𝐥 𝟏𝟖 𝐞𝐝 𝐢𝐥 𝟐𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, curate da 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐒𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 e 𝐂𝐥𝐚𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐃'𝐀𝐠𝐮𝐚𝐧𝐧𝐨. L’obiettivo è stimolare una cittadinanza chiamata ad essere attiva e partecipativa alla costruzione di una memoria visiva del quartiere, favorendo la valorizzazione del lavoro sulla memoria e sullo spazio urbano.
𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐢. Il fine è quello di rendere il più possibile fruibili, comprensibili, aggreganti i linguaggi visivi contemporanei, come la fotografia ed il video, medium su cui si basa la proposta per raccontare il quartiere.
Il progetto, promosso da 𝐑𝐨𝐦𝐚 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐞, è vincitore dell'Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal 𝐃𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐀𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢 ed è realizzato in collaborazione con 𝐒𝐈𝐀𝐄
Informazioni:
Evento: 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝟏𝟏 𝐚𝐥 𝟐𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞
𝐕𝐢𝐬𝐢𝐭𝐞 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐞: 11 settembre dalle ore 18.00;
18 settembre dalle ore 18.00;
25 settembre dalle ore 18.00
Visite mostra e visite guidate _ con Francesca Romana Stabile e Claudio D'Aguanno
𝐋𝐨𝐭𝐭𝐢: 𝟏𝟔, 𝟐𝟒, 𝟐𝟗, 𝟑𝟎. Presso Galleria 10b Photography via San Lorenzo da Brindisi 10b
Mostre fotografiche di Pep Bonet e Giacomo Infantino.
Cortometraggio di Francesco Zizola
Mostra sulla memoria fotografica di Claudio Imperi (lotto 16)
Visite in galleria 10b Photography dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00 previa prenotazione email
Ingresso contingentato presso 10b Photography Via San Lorenzo da Brindisi, 10b, 00154 Roma
Ingresso libero nei lotti di Garbatella
LOTTO 16: ingresso da via V. Vettor Fausto 32 oppure da via Obizzo Guidotti
LOTTO 24: ingresso da via Giustino De Jacobis 8A (di fronte trattoria Tanto pe' magnà)
LOTTO 29: ingresso da via Pasquale Tosi 3
LOTTO 30: ingresso da via Francesca Saveria Cabrini 5 oppure da via Antonio Rubino 13
Prenotazione obbligatoria scrivendo a: 𝐢𝐧𝐟𝐨@𝟏𝟎𝐛𝐩𝐡𝐨𝐭𝐨𝐠𝐫𝐚𝐩𝐡𝐲.𝐜𝐨𝐦v